Shell Plc INV. 33,94

a cura dell'Ufficio Studi di Teleborsa

Chiusura del 14 maggio

Performance infelice per il distributore di petrolio e gas naturale, che chiude la giornata del 14 maggio con una variazione percentuale negativa dell'1,15% rispetto alla seduta precedente.
L'esordio è stato stabile rispetto alla conclusione del giorno precedente, seguito da un progressivo deterioramento nel corso della riunione e da un finale sottotono attorno al livello più basso di giornata.
L'analisi settimanale del titolo rispetto all'AEX mostra un cedimento rispetto all'indice in termini di forza relativa di Shell, che fa peggio del mercato di riferimento.

Analisi di Status e trend

Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da Shell restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 34,31. Il supporto più immediato è stimato a 33,67. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 33,4, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.

Analisi del rischio

Mani forti non stanno operando su Shell visto che i volumi giornalieri pari a 5.729.343 risultano essere inferiori alla media mobile dei volumi ad un mese fissata a 6.050.720. Il rischio d'investimento risulta piuttosto contenuto alla luce del basso livello della volatilità intraday pari a 1,068, che sta ad indicare un trend alquanto stabile del titolo. Si delinea uno scenario particolarmente indicato per quegli investitori che desiderano ottenere dei profitti anche non troppo elevati, senza però incorrere in un elevato rischio di perdita.